In aeroporto Napoli, la mostra di Emblema ‘La materia del Cielo’ – Campania

In aeroporto Napoli, la mostra di Emblema ‘La materia del Cielo’ – Campania

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Vedova artista: “volo e aereo erano radicati in sua giovinezza”


(ANSA) – NAPOLI, 23 DIC – Cinque grandi opere pittoriche
risalenti alla prima metà degli anni ’60, quando Salvatore
Emblema declinava la sua formazione di matrice informale in una
ricerca di tipo materico e gestuale. Sono i quadri che
compongono la mostra “Salvatore Emblema. La materia del Cielo”
nell’aeroporto di Capodichino a Napoli, fino al 31 marzo.
   
L’esposizione, a cura del direttore del Museo di Capodimonte
Sylvain Bellenger, è stata realizzata da Gesac, la società che
gestisce lo scalo, in collaborazione con il Museo e Real Bosco
di Capodimonte e il Museo Emblema, nel nuovo spazio “Art Gate”
dell’area imbarchi, con ingresso libero.
   
“L’accordo con Capodimonte – ha sottolineato Roberto
Barbieri, Ad di Gesac – ci permette di offrire ai nostri
passeggeri un’esperienza culturale unica che crea una forte
connessione con il territorio. Il progetto di partenariato, che
unisce due grandi attrattori turistici come Capodimonte e
Capodichino, prevede altre installazioni artistiche in
aeroporto”.
   
Le opere di Emblema sono nell’area che ospiterà l’arte dei
‘campani’, partendo proprio da Emblema, nato nel 1929 a
Terzigno, nel Napoletano. In “Salvatore Emblema. La materia del
Cielo”, sono ricorrenti le forme dell’ovale e del quadrato che
sembrano aprire finestre ipotetiche all’interno dello spazio del
quadro. “Autoritratti”, li chiamava l’artista scherzando.
   
“Capodimonte, Capodichino. La toponomastica ci rimanda a
legami antichissimi”, afferma il direttore del Museo e Real
Bosco di Capodimonte Bellenger, curatore della mostra. “Quale
migliore messaggio di accoglienza e di ospitalità può dare una
città se non quello di un artista come Salvatore Emblema che ha
fatto della ricerca della sua terra il segno della modernità?”.
   
All’inaugurazione ha partecipato anche la moglie dell’artista
e presidente del Museo Emblema, Raffaela Auricchio: “credo che
Salvatore – ha detto – sarebbe stato entusiasta di questa
mostra. Il cielo, il volo, l’idea stessa dell’oggetto aereo sono
radicate nella sua giovinezza. Quand’era ragazzo aveva un aereo
per giocattolo. Fantasticava di volare sicuramente, come tutti i
ragazzi. Ma probabilmente stava già prendendo le misure al
cielo. Recitava la parte del pilota, ma era già pittore”.
   
(ANSA).
   

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